Nell’ultimo Keynote hanno fatto la parte del leone i nuovi MacBook Pro ed i loro portentosi Chip autoprodotti da Apple.
MacBook Pro 2021
La casa di Cupertino per una volta ha fatto un passo indietro, riportando a bordo tutta una serie di porte necessarie per poter collegare tutti quegli accessori esterni e che, finalmente, faranno dire addio a tutti i vari dongle obbligatori sui portatili delle ultime generazioni. Anche il design fà un passo indietro, come del resto avvenuto su iPhone 12 e 13, ritornando a quelle forme squadrate che avevano abbandonato sui macbook dopo i modelli Unibody del 2009.
MacBook Unibody 2009
Questo cambio di rotta ha portato però a dei compromessi che hanno avuto poco risalto in questi giorni, dove infatti l’attenzione si è riversata sulla potenza di calcolo infinita di questi prodotti top di gamma. Quello che vorrei mettere in evidenza in questo articolo è che l’aver riportato tutte le porte necessarie su questi prodotti ha fatto perdere una delle caratteristiche che stò amando dei macbook air ad esempio, la portabilità.
Ecco infatti che i nuovi macbook pro sono più grandi, e soprattutto più pesanti rispetto ai predecessori, minando a mio avviso la possibilità di utilizzarlo in viaggio ed in genere in mobilità.
Non è una rivoluzione in questo senso però il tutto a mio avviso si spiegherebbe nell’ennesima strategia di marketing della casa della mela morsicata. Quanti video, confronti o articoli abbiamo visto e letto sulla possibilità di utilizzare gli iPad, intendo trasversalmente tutti i modelli, ognuno con delle caratteristiche ben precise, come dei Macbook touch? Beh in questo senso chi avesse necessità di portabilità estrema, andrebbe a scegliere proprio tra quei prodotti, che a livello di calcolo sono paragonabili ai Macbook Pro dell’attuale generazione, considerando che l’iPad Pro monta quel chip M1 che attualmente utilizza il Macbook Pro.
iPad Pro M1
Considerando infine il prezzo di accesso ai nuovi Macbook Pro che con una configurazione leggermente superiore a quella base sfiorano facilmente i 3000 euro, Apple ha alzato l’asticella, lasciando quella fascia che viaggia tra gli attuali Macbook Air (1000 euro) ai Mac Book Pro (3000 euro) appena presentati per dare spazio a tutta la gamma iPad che per chi cerca la potenza in mobilità rimangono la scelta migliore in questo momento.
E voi che ne pensate? Vi aspetto nei commenti!