Huawei P50: non ci siamo.

È da parecchio tempo che noi appassionati Huawei facciamo la guerra per difendere scelte (a volte discutibili) e vicissitudini (la perdita dei servizi Google) che circondano il mondo Huawei mobile.
La storia, fino ad oggi, ha dimostrato come #Huawei abbia puntato tutto sulla qualità della fotocamera, contribuendo a coniare il nuovo TECNO-TERMINE #cameraphone .

Huawei è stata anche la prima ad elaborare il cosiddetto”algoritmo lunare” che ha letteralmente fatto schizzare il brand posizionandolo ai vertici tra questi cameraphone.

Ecco che il miglioramento delle tecnologie, le collaborazioni con i grandi marchi di ottica, il marketing e, non per ultimo, il prezzo sempre più alle stelle, hanno portato questi “nuovi” smartphone” al confronto diretto con le vere fotocamere.

Qui si presenta un bivio:

• Un cellulare può sostituire una fotocamera professionale
• Non c’è confronto.

Le filosofie di pensiero si schierano a favore di una fazione o dell’altra per cui ci sono coloro che ritengono che un cellulare, in collaborazione con il software e tutto il resto, possa davvero considerarsi un competitor mentre i fanatici della fotografia, ritengono tale affermazione un’eresia.

In particolare gli obiettivi, presentano caratteristiche specifiche in base all’utilizzo oltre che costi impressionanti per poterli acquistare.

Ecco il dilemma: fa bene Huawei a continuare in tale direzione?
È corretto presentare un ulteriore cameraphone in un mercato di cameraphone che, all’atto pratico serve per i social, per scattare foto ai propri bambini o animali domestici?

E voi siete pronti ad investire 1500€ per l’acquisto di Huawei P50 Pro Plus?