L’amministrazione Trump ha notificato a diversi fornitori di Huawei, compreso il produttore di chip Intel, che sta revocando alcune licenze da vendere alla società cinese e intende rifiutare dozzine di altre applicazioni per rifornire l’azienda di telecomunicazioni.
L’azione contro Huawei, è l’ultima di uno sforzo di lunga data per indebolire il più grande produttore mondiale di apparecchiature di telecomunicazione, che si dice sia una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e interessi di politica estera.
Le diverse aziende che hanno ricevuto la notifica di “divieto alla fornitura” hanno 20 giorni per rispondere e il Dipartimento del Commercio ha 45 giorni per avvisare le aziende di un qualsiasi cambiamento o se tutto ciò sarà definitivo. Le aziende avrebbero quindi altri 45 giorni per presentare ricorso.
Gli Stati Uniti hanno inserito Huawei in una “lista di entità” del Dipartimento del Commercio nel maggio 2019, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale, impedendo ai fornitori di vendere beni e tecnologia statunitensi alla società.
Ma alcune vendite furono consentite e altre negate mentre gli Stati Uniti aumentavano le restrizioni contro la società, inclusa l’espansione dell’autorità statunitense per richiedere licenze per la vendita di semiconduttori realizzati all’estero con tecnologia americana.
Per chiudere in bellezza Trump ha inserito tra le misure un divieto di investimento al produttore di telefoni Xiaomi, dato che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sostiene sia di proprietà o controllato dall’esercito cinese.