L’emergenza sanitaria ha cambiato la maggior parte delle nostre abitudini quotidiane e lavorative, passando per quelle sociali, fino ad arrivare a quelle di consumo.
Molti settori hanno ricevuto una forte battuta d’arresto, mentre altri sembrano aver registrato addirittura un importante boost nelle vendite e nei profitti.
Per via della stringente necessità di “spostare” online la didattica e alcune mansioni lavorative, le aziende di prodotti e di servizi digitali (nonostante i problemi causati dall’emergenza) hanno visto crescere le loro vendite di mese in mese.
Per fare un esempio, Sensor Tower ha registrato un record di spesa sugli store digitali, con un clamoroso +35% di vendite rispetto allo stesso periodo di riferimento nel 2019; vale a dire più di 100 miliardi di dollari spesi sui due store principali (App Store e Google Play Store, con il primo ad aver generato il 68,4% della spesa totale), di cui 408 milioni di dollari spesi soltanto nella giornata di Natale.
Nel settore dell’alta tecnologia, in effetti, non sono mancate le sorprese, e, tra le aziende tecnologiche più in salute nel 2020, Apple occupa il primo posto, almeno secondo l’analisi effettuata da Visual Capitalist.

Ripercorriamo, dunque, le novità presentate da Apple nel 2020, per capire meglio in quale direzione sta andando l’azienda di Cupertino e quali novità aspettarci per questo 2021.
Back to 2020
Dopo il lancio dei nuovi Mac Pro e del Pro Display XDR avvenuti nell’ultimo mese del 2019, per vedere qualche novità sostanziale dobbiamo attendere marzo, mese in cui vedono la luce i refresh del MacBook Air (con nuovo processore Intel di decima generazione, tastiera a forbice e un calo di prezzo) e dell’iPad Pro, arrivato alla sua quarta generazione (con processore A12Z e nuovo modulo per la fotocamera posteriore, che guadagna l’ultra-grandangolo e lo scanner LiDAR), presentato insieme con la rivoluzionaria Magic Keyboard, per entrambe le versioni di iPad Pro da 11’’ e da 12.9’’.

Aprile è il mese dell’iPhone SE, nuovo iPhone entry-level, che, pur mantenendo lo stesso hardware dell’iPhone 8, monta il processore A13 Bionic (lo stesso di iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max).

A maggio, Apple ha aggiornato il MacBook da 13 pollici sulla scia dell’upgrade minore dell’Air (nuova tastiera a forbice e potenziamento delle specifiche tecniche).
Senza alcuna variazione rispetto agli anni passati, anche nel giugno del 2020 si è tenuta la WWDC (anche se in modalità telematica, con video pre-registrato, pubblicato nella giornata di inizio dei lavori). Durante il Congresso dedicato agli sviluppatori, Apple ha presentato, come di consueto, le novità software: stiamo parlando di iOS14, iPadOS 14, macOS Big Sur, watchOS 7 e tvOS 14. Lato hardware, “solo” l’annuncio della prossima generazione di Mac con Apple Silicon, accompagnato dal rilascio di una versione speciale di Mac Mini con processore A12Z (lo stesso di iPad Pro), così da permettere agli sviluppatori di testare e aggiornare i propri software – rendendoli compatibili per tempo con la nuova architettura – prima del lancio al pubblico.

Ad agosto, Apple ha aggiornato l’iMac, apportando i nuovi processori Intel e una nuova opzione in fase di acquisto: un display opaco con nano-texture.
Alla fine dell’estate, per l’evento di settembre il grande assente è stato l’attesissimo iPhone 12 (per via dell’emergenza sanitaria, la sua presentazione è stata rimandata al mese successivo: è la prima volta nella sua storia, se escludiamo quella del primo iPhone al mondo, presentato nel gennaio 2007). Al suo posto, vengono presentati il nuovo cinturino Solo Loop per Apple Watch e la nuova generazione di quest’ultimo, composta dal Series 6 e dall’SE: il primo guadagna il nuovo sensore della saturazione dei livelli di ossigeno nel sangue, un display always-on 2,5 volte più luminoso del precedente e un altimetro ultra-preciso in grado di registrare il dislivello in tempo reale, anche al chiuso; l’SE è sostanzialmente a metà strada tra un Series 3 e un Series 4, da cui prende lo schermo più grande). A essere presentati sono anche due nuovi iPad: l’iPad di ottava generazione con processore A12 Bionic (lo stesso presente su iPhone XS, iPhone XR, l’ultimo iPad Mini e il precedente iPad Air) e il nuovo iPad Air: si tratta del terzo aggiornamento più consistente nel 2020 (dopo i Mac con Apple Silicon e l’iPhone 12 “puro” rispetto all’11 “puro”). Infatti, il form factor cambia radicalmente, avvicinandosi di molto a quello dell’iPad Pro di terza generazione – rendendo di fatto compatibili con questo dispositivo la Apple Pencil 2 e la Magic Keyboard per iPad Pro 11’’ – eccetto che per le cornici impercettibilmente più spesse (in totale, si perde 0,1’’ di diagonale rispetto al Pro da 11’’, ma le dimensioni del case sono le medesime) e per il modulo Face ID, qui non presente (al suo posto è stato introdotto, per la prima volta, il Touch ID posizionato sul tasto di sblocco); il chip è l’A14, primo al mondo con processo produttivo a 5nm.

Come anticipato, ottobre è stato il mese dell’iPhone. Anzi, di quattro iPhone: iPhone 12 e iPhone 12 Mini; iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max. Design completamente rinnovato per tutti, con un ritorno all’estetica squadrata di iPhone 4/4S e, in particolare, di iPhone 5/5S. Processore A14 Bionic, fotocamere migliorate, sensore LiDAR sui modelli Pro. Tutti gli smartphone sono dotati di connettività 5G con capacità “smart” e compatibili con il nuovo standard MagSafe (standard sicuramente familiare ai possessori dei Mac più longevi), per cui sono stati creati e presentati accessori ufficiali (custodie, wallet e charger), e molti di terze parti stanno per arrivare.

Alla fine dell’evento di ottobre, è stato presentato anche l’HomePod Mini, uno speaker smart alla stregua del nuovo Amazon Echo (malgrado, come per l’HomePod, non sia ancora disponibile in Italia).

A novembre, Apple presenta i primi Mac con M1: il MacBook Air, il MacBook Pro da 13’’ e il Mac Mini, destinati a dare il via a una delle più grandi rivoluzioni nell’ambito del personal computing degli ultimi anni.

Dicembre, invece, vede il lancio delle nuove AirPods Max: materiali di alta qualità e un suono che si avvicina all’alta fedeltà, benché a un prezzo che ha fatto molto discutere; queste over-ear mutuano il chip H1 presente sulle AirPods Pro, in grado di operare l’audio a livello computazionale, generando audio spaziale e cancellazione attiva del rumore (e relativa modalità trasparenza) leader del settore.

Back to the Future
E, se per il lancio di Apple Car dovremo attendere almeno il 2025 (come da proiezione del noto analista Kuo, sebbene Reuters veda un lancio nel 2024, notizia confermata anche da alcune ultime indiscrezioni), che cosa aspettarsi, allora, dal 2021?
Infatti, al momento rimangono non presentati alcuni dispositivi Apple che, stando ai rumor, avrebbero dovuto vedere la luce già l’anno scorso, AirTag in primis.
AirTag è, in definita, il più grande assente del 2020, per cui non è difficile immaginare la sua immissione sul mercato nel primo semestre dell’anno.

Allo stesso modo, nella prima metà del 2021, arriverà il nuovo iMac. Non sarà un semplice aggiornamento, ma un cambiamento sostanziale nel design, sulla falsariga di quello di iPad Pro: dovrebbe assomigliare al Pro Display XDR (le cornici saranno ridotte e lo schermo maggiorato – è opportuno aspettarsi almeno un 24’’, che andrà a sostituire la versione da 21’’, e, probabilmente, un 32’’, che manderà in pensione la versione da 27’’). Al suo interno, un processore ARM (M1 per la versione base e solo per il modello da 24’’, mentre M2 – o M1X – come esclusiva del modello da 32’’).

Sempre nello stesso periodo, potrebbero essere presentati il nuovo iPad Mini 6 e le AirPods di terza generazione: nonostante le voci sull’iPad Mini siano contrastanti – c’è chi vede nel futuro iPhone foldable (che non arriverà, comunque, almeno prima del 2022) la morte della serie Mini dell’iPad -, crediamo, invece, che il nuovo lustro dato dall’iPhone 12 al brand “Mini” continuerà con un iPad Mini di sesta generazione, ovvero un iPad Air in formato ridotto: cornici assottigliate e display da 8,5’’ dai bordi curvi, Touch ID integrato nel tasto di accensione e nuovo processore (A14?). A proposito di AirPods 3, il design dovrebbe essere simile a quello delle AirPods Pro (se non lo stesso), la custodia sarà compatibile con la ricarica wireless e il nuovo SiP (system-in-package) dovrebbe apportare miglioramenti all’autonomia (ma mancherà la cancellazione attiva del rumore).

Alla fine dell’estate, è doveroso aspettarsi un importante aggiornamento della Apple TV (già attesa nel 2020), basato su un upgrade dei tagli di memoria (si partirà dalla versione con 64 GB) e sull’utilizzo di un nuovo processore (A12Z?, A14?) capace di rendere questo dispositivo una potente console pensata per il gaming (qualcuno ha detto Apple Arcade?); il nuovo Apple TV Remote (o Siri Remote) dovrebbe includere lo stesso chip U1 all’interno degli AirTag, così da poter entrare nella lista di dispositivi dell’app Dov’è.
Nella seconda metà dell’anno, la presentazione degli iPhone 13 (con relative declinazioni Pro, Mini, Max e, forse, Air) è un appuntamento certo. Tra le novità, l’ovvia presenza del display ProMotion a 120Hz già visto sulla serie Pro di iPad, Wi-Fi 6 e funzione always-on, oltre che connettività 5G migliorata. Il processore, salvo sorprese, dovrebbe essere l’A15 (magari con un processo di costruzione a 3nm).
Nel corso dell’anno, probabile è anche il lancio di Apple Watch Series 7 con Touch ID integrato nella Digital Crown e un design più sottile; si vocifera anche di un doppio sensore (nel device e nei cinturini di nuova generazione) in grado di misurare la pressione sanguigna direttamente dal polso.
Altre novità riguarderanno il mondo Mac (oltre ai nuovi iMac, potrebbero essere presentati i nuovi MacBook Pro 16’’ e 14’’ con M2 – o M1X) e, in particolare, l’iPad Pro (che verrà presentato in primavera). Il design di quest’ultimo dovrebbe rimanere (quasi) invariato, con piccoli aggiustamenti volti a renderlo il convertibile definitivo: visto l’ottimo successo della Magic Keyboard, ci si aspetta un iPad Pro di quinta generazione con Face ID e videocamera frontale sistemati sul lato lungo della cornice (e non su quello corto come sugli attuali dispositivi), un nuovo modulo di fotocamere posteriori (in cui troverà posto il tele-obiettivo) e un nuovo processore, l’A14X. È remota la possibilità che venga presentato per la prima volta un iPad Pro Max, con display da 15’’, per il quale bisognerà attendere almeno il 2022. Tutti gli iPad Pro (da 11’ e da 12,9’’) dovrebbero montare un nuovo display basato sulla tecnologia mini LED. Nello stesso evento, potrebbe essere presentata anche la terza generazione di Apple Pencil, compatibile solo con i nuovi iPad Pro 2021.
Alcune considerazioni sulle volontà di Apple: la strada dell’unificazione è segnata!
Alla WWDC ‘21 di giugno, verranno presentate le nuove Major release di iOS, macOS, watchOS, tvOS e iPadOS. In particolare, proprio la versione 15 di iPadOS porterà le innovazioni più consistenti. Infatti, il 2021 potrebbe essere l’anno giusto per l’incontro sostanziale della flessibilità e della completezza di macOS con la semplicità e l’immediatezza di iPadOS.

La rivoluzione ha già avuto inizio, da un lato, con il lancio di iPad Pro di terza generazione (un dispositivo rivoluzionario per il 2018: un iPad finalmente maturo, abbastanza potente da far girare app con completezza di livello desktop) e poi con il lancio della Magic Keyboard (che ha reso l’iPad Pro un convertibile a tutti gli effetti); dall’altro, con l’introduzione dei Mac dotati di Apple Silicon e macOS Big Sur (grazie ai quali, per la prima volta nella storia di Apple, le app di iOS e iPadOS girano nativamente su Mac – con download diretto da App Store!).
È lecito aspettarsi, dunque, una sorta di interfaccia “alla macOS” su iPadOS 15, dal momento che i due sistemi operativi parlano ora la stessa lingua (quanto meno se all’iPad si decidesse di associare la Magic Keyboard – novità che verrà forse resa disponibile sulla sola quinta generazione di iPad Pro o, addirittura, solo per la versione “Max” da 15’’?).
In conclusione, l’avvicinamento del mondo iOS al mondo Mac (e viceversa) è da almeno un decennio in lavorazione in quel di Cupertino. Se con iPadOS 14 Apple ha introdotto il supporto al mouse, sancendo di fatto un modo del tutto nuovo di interagire con i contenuti pensati per un dispositivo touch, c’è da esser sicuri del fatto che l’accoppiata iPad Pro + Magic Keyboard abbia ancora molto da dire.
E ce lo dirà a giugno, con la presentazione di iPadOS 15.
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